I GAS in Italia

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I GAS in Italia

Sin dagli anni Novanta sono iniziate a fiorire quelle attività volte a rispazializzare la filiera agricola mettendo in contatto produttori e consumatori. Il primo Gruppo di Acquisto Solidale (GAS) è nato a Fidenza nel 1994 su ispirazione del convegno tenutosi l’anno precedente, organizzato all’Arena dai Beati Costruttori di Pace dal titolo “Quando l’economia uccide…bisogna cambiare”. Il cambiamento auspicato mirava a modificare la struttura del consumo familiare secondo criteri di rispetto dell’ambiente e delle persone. In quell’occasione un gruppo di famiglie di Fidenza decise di mettere in pratica il bisogno di cambiamento e di riflettere sui propri consumi, utilizzando criteri di giustizia e solidarietà. Mettendo a disposizione il proprio tempo libero, quelle famiglie hanno intrapreso la strada dell’acquisto diretto presso le aziende agricole che producevano prodotti “buoni e sani“.


I GAS in Italia
Gli altri GAS si sono sviluppati per contagio o per scissione. Il primo caso si verifica quando gruppi di persone interessate entrano in contatto con queste realtà e decidono di replicarla net loro territorio, con le loro forme e modalità.

Associazione Nazionale di Volontariato. Sito internet: www.beati.org

Sito internet: http://www.bilancidigiustizia.it

Anonimo “a fidenza dieci anni fa”, Terre di mezzo n 123, marzo 2005, p 25

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Valera Lorenzo, GAS. Gruppi di Acquisto Solidali, Terre di Mezzo, MILANO, 2005, P.18.

 

I GAS in Italia

Il secondo avviene quando un gruppo, diventato numericamente troppo consistente si scinde in due o più sottogruppi. Ciò può avvenire per evitare di snaturare la dimensione sociale della comunità, per difficoltà, organizzative o logistiche, ma anche per diversità, di vedute o divergenze tra i partecipanti. I GAS nascono dunque spontaneamente per iniziativa dei cittadini e si coordinano tramite il sito della Rete Nazionale dei GAS dove buona parte di essi sono registrati. Nel sito è possibile risalire a una scheda informativa che offre la descrizione del gruppo e i contatti. I gruppi nascono e si modellano a seconda del contesto in cui sono creati.

Analizzando il numero di iscrizioni alla Rete Nazionale dei GAS, si può notare come questi si siano moltiplicati con un ritmo esponenziale fino a raggiungere le 959 unità, nell’Agosto 2013 includendo una decina di reti a livello locale. Il maggior incremento si è registrato tra il 2008 e il 2009 e il loro trend è in continua crescita. Sebbene sia possibile trovare alcuni gruppi non attivi iscritti alla rete, tali stime sono da considerare in difetto poiché molti gruppi decidono di non palesare la loro esistenza sul web, preferendo farsi conoscere sul territorio attraverso le associazioni di quartiere o il passaparola. I GAS sono spesso inseriti all’interno di associazioni che affiancano l’approvvigionamento di prodotti ad altre attività.
Come per il GAS di Fidenza, anche i nuovi gruppi si sono strutturati a partire da amici e conoscenti, e sempre più spesso si appoggiano a realtà già esistenti, quali botteghe del Commercio Equo-solidale, organizzazioni di cooperazione internazionale, gruppi politici, parrocchie, Rete Lilliput, Banca Etica, Legambiente, ecc.
Fonte: www.retegas.org

I GAS in Italia

 

I GAS sono distribuiti su tutto il territorio italiano, ma in quantità, maggiore nel Nord Italia (tabella 2.1) che conta 587 gruppi contro i 254 del Centro e i 118 del Sud. Secondo alcuni partecipanti ai GAS questi sono in rapida espansione per la continua crisi in cui versa il modello di sviluppo contemporaneo e la realtà dei GAS rappresenta “un luogo dove trovare un rifugio in cui le persone ritrovano un senso di soddisfazione ormai perduto”

 

Articolo tratto dalla tesi di laurea del Dr. Giacomo Crisci:
“Filiera corta, prezzo giusto e sviluppo sostenibile: il caso
dei Gruppi di Acquisto Solidale a Roma”

Università ROMA TRE – Facoltà di Economia “Federico Caffè” – Anno accademico 2012/2013

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